Non si sono incontrati per caso, non è stato il destino a farli conoscere, ma i vicoli dell'isola e lo spazio che si apre appena usciti dall'abitato, che sbilancia e lascia senza fiato. Raccontano sia per questo che le case sono state costruite una vicina all'altra, che sia nella vicinanza che si può placare la paura dell'infinito. E stando vicini un ragazzo e una ragazza non hanno altre difese che unirsi.
Hanno giocato insieme con la palla nella piazza, e a nascondino nei locali della scuola elementare. Hanno visto le stesse facce, ascolto le stesse parole, e condiviso matrimoni e funerali. Non è difficile immaginarli mano nella mano a Punta Caladritta, intenti a scoprire nuovo sguardi dentro di loro.
Un'isola è libertà e prigione.