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Critique de ArnaultMDuprez


Vado avanti, sempre fino ad esaurimento, delle opere non mio, dei romanzi con protagonista Nestor Burma. Il quadro, ormai lo conoscete: Parigi. La cornice è la Parigi della mia infanzia, coi i Renault TN, pullman a piattaforma, le Citroen 2 cv, le Renault 4 cv e le Juva 4, con le donne che di tanto in tanto si giravano discretamente per riagganciare qualche reggicalze che lasciava. In questo romanzo siamo nel 16°, le quartier chic per excellenza, i Parioli di Roma o la Crocetta a Torino per fare un paragone. Silenzi e Hotel particulier, servitù in gilet ed autisti vestiti alla cavallerizza. Ma ovviamente, non tutto quello brilla è oro. A 10 anni della fine della guerra i postumi della suddetta si fanno ancora sentire, dei miti come il tesoro dell'Abwher sono ancora vivi e rodano più di una persona, sentimenti antisemiti sempre molti forti provocano danni, per questo non si è evoluto granché. Tutto ciò condito la scrittura surrealista di Malet fanno una miscela esplosiva.
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