Con la porta aperta ha perso significato anche la comunità terapeutica, che ha avuto solo una funzione temporanea, è stata vanificata dalla ricerca del diritto soggettivo alla salute. E questo un tratto caratteristico dell'esperienza triestina : avere evitato la psichiatria sociale che per molti paesi è stato l'alibi per non chiudere i manicomi. Ci siamo concentrati sull'umanizzazione, disarticolazione e chiusura del dispositivo di accesso a quell'orrenda Istituzione Sanitaria chiamata Ospedale Psichiatrico. Abbiamo ripulito gli strumenti "diagnostico-terapeutici barbarici" : porte chiuse, camerini, contenzione, elettroshock, coma insulinico, letto a rete, sbarre.
(Mario Reali)