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Citations sur Adua (3)

« Ho visto il tuo film.
Ho pianto.
Io non ho mai pianto. Ma vedendo il tuo film ho pianto. Ho fallito in questa vita. Se ti ho permesso la mia stessa umiliazione significa solo che ho fallito. Io non so trattare il prossimo, Adua. » (p. 158)
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« Il babbuino si sedette su due zampe, la testa rivolta verso est a salutare il sole. Sollevò le zampette libere mostrando un oggetto a forma di luna, lo stringeva nella zampetta destra e lo esibiva come un trofeo.
[…]
"[…] Non sai cosa ho visto ieri sera. Ero sveglio e non sognavo. Se avessi visto quello che ho visto io daresti fine al tuo riso e piangeresti con me."
E Zoppe cominciò a vomitare parole e visioni.
"Intorno a me ieri notte c'era solo morte. Ho visto corpi neri maciullati. Impiccati, case incendiate, mani tagliate, teste decapitate infilzate sulle lance, donne pugnalate, cadaveri oltraggiati, ragazzini legati e trascinati ancora vivi, diaconi fucilati, bambine stuprate. Ho visto sangue, pus, materia cerebrale. E ho visto teste staccate dai loro corpi, poggiate su vassoi d'argento attorniate da gente che rideva. Le teste erano etiopi e le fauci sorridenti erano degli italiani. […]"
[…]
Il babbuino scosse la testa.
"Ma... ma... tu capisci, allora ?"
Zoppe guardò la mezzaluna che l'animale teneva tra le zampette. Fu allora che capì. Quel babbuino non era altro che suo padre, Hagi Safar. Il vecchio aveva rispettato l'appuntamento. » (pp. 150-152)
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« Ieri ho incontrato sul tram una ragazza. Era nera, rasata e con le cosce grosse. Eravamo sul 14, allo svincolo per Porta Maggiore. Mi fissava fin dalla stazione Termini. Ero infastidita dal suo sguardo puntuto. Avrei voluto voltarmi e dirle "Basta". Mischiare la lingua madre all'italiano di Dante e fare una di quelle belle scenate che vivacizzano il viaggiare sui mezzi pubblici di Roma. Avrei voluto essere volgare e debordante. Mi andava una bella scenata, così non avrei più pensato a Lul, a Laabo dhegah, alla strana pace somala. Ma poi la ragazza è stata furba. Mi si è avvicinata lentamente e senza quasi preavviso mi ha sparato la sua domanda : "Sei Adua, vero ? L'attrice ? Io l'ho visto il tuo film". E poi dopo una pausa di quelle studiate ha aggiunto : "Lo sai che fai impressione ?".
Ero sgomenta.
Il mio film ? C'era davvero qualcuno che si ricordava ancora di quel film ? » (p. 12)
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