Un luogo comune duro a morire vuole che i vegani si nutrano prevalentemente a base di surrogati industriali dei corrispettivi alimenti du origine animale : il finto formaggio, i finti burger, i finti affettati. Seppur privi delle molecole potenzialmente dannose che si possono ritrovare negli alimenti di origine animale, non si puo certo affermare che questi prodotti posticci siano una passeggiata di salute: sono spesso troppo salati e il loro apporto nutrizionale in termini di antiossidanti e minerali è pressoché nullo. Non cascateci!
Il fatto di mangiare vegano non definirà chi siete [...]. Mangerete in modo diverso. Fine.
Sorpresi, vero? Non si è mai visto un libro che parla di alimentazione vegana senza giudicare severamente chi mangia diversamente, chi fa questa scelta per ragioni che con l'etica non hanno nulla a che fare o chi decide di essere anche solo un vegano part-time.
In questo modo pero - scommetto - non vi metterete subito sulla difensiva, come le altre volte in cui avevate affrontato l'argomento.
I criteri che dovrebbero guidarvi nella scelta sono innanzitutto la varietà e la stagionalità, ma anche la provenienza geografica: diminuire il vostro impatto ambientale a tavola a suon di frutta tropicale, d'altronde, sarebbe un po' un controsenso.