Molto soddisfatta del fatto che Lupin è stato descritto in modo molto lupiniano, nonostante il racconto non sia stato composto dal suo autore originale. Piacevolmente sorpresa della piccola comparsa di
Maurice Leblanc in qualità di storiografo di Lupin, nonché del mitico ispettore Ganimard, sempre una garanzia di divertimento. Un poco delusa, invece, dal fatto di aver individuato l'identità del capo della Griffe prima di Lupin; ciò significa che non è stato celato abbastanza bene dagli autori, perché non posso dire d'essere un genio della letteratura gialla, proprio il contrario. E poi... un'altra femmina, che noia. Felice, invece, che Lupin, dopo aver trascorso tutta la storia a trascinarsi nella disperazione per la fu Raymonde, sia rinsavito, tornando a essere un capo come si deve nonché gentleman-cabrioleur. Lupin che piange per più di un mese per una donna non si può vedere. E' più fedele ai suoi uomini piuttosto che alle sue donne.
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