Prima che la foto invadesse il nostro quotidiano, i reporters erano pittori. Artisti buttati nella mischia, in quella promiscuità, in quel tugurio che furono le trincee durante la Grande Guerra. Occhi allenati ad osservare, mani capaci di dipingere, tratteggiare, quell'orrore quotidiano su piccoli supporti, foglietti, chiamati a testimoniare, destinati agli statisti, alle famiglie…
Laura Scarpa sà riprodurre sapientemente quel clima fatto di fango e miseria, pioggia e disperazione, neve e colpi da fuoco, ma anche speranza e solidarietà. Sà farlo così bene che un certo disagio vi percorrerà le ossa durante la lettura di questo splendido omaggio.