Aveva sei anni ed era estate.
Agosto, un sole che ammazzava i cani.
Da un quarto d'ora picchiava i piedi per terra, frignava, voleva uscire, andare a giocare per le strade di Siliqua. Tra l'altro stava disturbando anche gli altri che, dopo il pranzo, erano saliti nelle stanze di sopra per schiacciare un sonnellino.
Allora zia Ninna aveva smesso di lavare i piatti, gli si era avvicinata, s'era ingobbita, gli aveva parlato all'orecchio.
«C'... >Voir plus